Il Bloody Mary è un cocktail molto famoso, che si ritiene essere nato in America negli anni Venti per poi prendere sempre più piede dagli anni Quaranta, si tratta di un cocktail saporito, originale, dalla forte personalità e anche piuttosto facile da preparare, i suoi ingredienti principali sono solo due, ovvero la vodka e il succo di pomodoro, ma per ottenere un risultato veramente convincente e memorabile non ci si può fermare a questi, per valorizzare l’acidità e la sapidità del pomodoro maturo, in genere si usano vari aromi e spezie, anche piccanti.
Tra i “condimenti” classici per il Bloody Mary ci sono la salsa Worcestershire, il tabasco, il consommé, il cren, il sedano, il sale, il pepe nero e/o di Caienna e del succo di limone. Ogni barman li dosa e sceglie con attenzione per dare delle note uniche a questo grande classico della miscelazione, che come avviene per altri noti cocktail viene preparato anche nella versione virgin, in questo caso senza vodka, prendendo anche semplicemente il nome di succo di pomodoro condito o in alternativa di Virgin Mary. In questo caso naturalmente, più che mai sarà importante prestare attenzione ai condimenti.
Tutti credono di saper preparare un buon Bloody Mary, ma spesso non sanno effettivamente neppure quali siano i suoi ingredienti, esclusi vodka e pomodoro, che da soli però non bastano per un risultato ottimale.
Il sale di sedano è uno degli ingredienti classici, ma anche meno noti del Bloody Mary. Si tratta di una polvere che si può ottenere polverizzando il sedano essiccato e che è in grado di dare un aroma molto caratteristico e gradevole al noto cocktail.
Il sale di sedano si può poi anche impiegare in casa, come condimento o insaporitore per vari cibi, così da preparare piatti saporiti senza abusare di sale, che come sappiamo ha parecchie controindicazioni, per ipertesi e non solo.
Preparare il sale di sedano non è complicato e cimentarsi con la miscelazione di un Bloody Mary senza averlo a disposizione, difficilmente consentirà di avere esiti memorabili.
Per prepararlo con facilità, in casa, bastano delle coste di sedano, da tagliare a pezzetti e far essiccare in forno. Quando il sedano sarà essiccato e ben asciutto, lo si potrà inserire in un mixer o un frullatore, per ottenere una polvere, sottile, con granulometria simile al sale da cucina. Inserita poi in uno spargizucchero, la polvere potrà andare ad impreziosire un Bloody Mary, ma anche altri drink o piatti.
Quando e come servire un Bloody Mary
Il Bloody Mary nasce come aperitivo, ma viene bevuto oggi in ogni momento della giornata e della serata, spesso viene considerato una sorta di “pick me up” (un tirami su) da gustare durante il giorno o magari anche in tarda mattinata, per cercare di mitigare un po’ gli eccessi alcolici della notte precedente. In questo caso spesso vi si preferisce un Virgin Mary, magari non troppo condito.
Il bicchiere da usare per servire un Bloody Mary con ghiaccio è in genere di tipo highball, ovvero un tumbler alto, di capacità generalmente compresa tra 240 e 350ml. Questo semplice bicchiere trasparente risulta molto adatto anche per dei long drink come i mitici Mojito, Long Island o Cuba Libre.
Nel caso in cui si desideri un Bloody Mary senza ghiaccio, questo potrebbe venire servito anche in un bicchiere Old Fashioned.
Per quanto riguarda eventuali guarnizioni, i barman possono sbizzarrirsi parecchio, bicchiere e drink, possono venire impreziositi da uno spicchio di limone o di lime, un rametto di rosmarino o altre piante aromatiche, una costa di sedano un po’ di carota o qualsiasi elemento che si sposi bene con il pomodoro o richiamo uno o più ingredienti dell’iconico drink.