confettura di mele cotogne

Confettura di mele cotogne: la cotognata

La cotognata è la confettura di mele cotogne, in cucina viene utilizzata per preparare dolci e accompagnare piatti di carne e selvaggina. Il cotogno appartiene alla famiglia delle rosacee ed è una delle piante da frutto più antiche, pur essendo ampiamente diffusa nei paesi mediterranei ha origini medio-orientali. Le mele cotogne maturano verso il mese di ottobre, infatti sono considerate un frutto tipicamente autunnale. Sono un ibrido tra mela e pera e hanno un sapore poco dolce, il profumo però è così intenso che rende le mele cotogne perfette per confetture e gelatine grazie allo straordinario contenuto di pectina e tannini, addensanti naturali. Rispetto alle altre confetture la cotognata è molto più solida, infatti viene messa negli stampini e non nei barattoli.

mele cotogne_cotognata

Ingredienti per la cotognata:

  • 2 kg di mele cotogne

  • 700 grammi di zucchero per ogni kg di mele cotogne

  • 2 limoni

  • Stampini

Preparazione della cotognata:

La prima cosa da fare è tagliare le mele ed eliminare tutte le parti ammaccate e poco sane, successivamente trasferire i pezzi di mele cotogne in una pentola molto capiente e portare ad ebollizione con i due limoni tagliati a metà. I limoni servono per non far annerire la polpa, dunque sono un ingrediente indispensabile. Fare cuocere a fuoco medio per almeno 1 ora e infilzare la polpa con la forchetta per verificare il punto di cottura. Scolare le mele cotogne e trasferirle in una ciotola.

Se la polpa è morbida, schiacciarla con la forchetta, altrimenti passarla con il passaverdure per renderla più fine e cremosa. Molti per risparmiare tempo usano il frullatore ad immersione, però il risultato finale non è lo stesso. Subito dopo versare il passato in un’altra pentola e aggiungere lo zucchero, portare ad ebollizione e far cuocere ancora per 1 ora. Mescolare sempre con il cucchiaio di legno per evitare che la cotognata si attacchi al fondo della pentola e, per controllare se è pronta, prendere un po’ con il cucchiaio e vedere se cade giù. A questo punto lasciare raffreddare per qualche minuto, il tempo necessario per inumidire gli stampini. Vanno bene anche quelli per il budino in plastica o in silicone, l’importante è che non siano di alluminio.

cotognata

Lasciare riposare per una settimana in un luogo asciutto e al riparo da fonti di calore, coprire con la pellicola trasparente e con un canovaccio. Infine sformare la cotognata e passarla nello zucchero e servire. La cotognata si conserva a lungo nei contenitori di plastica ma noi vi consigliamo di utilizzarla nelle crostate e per i biscotti da tè. Le nonne preparavano cotognata in quantità industriali e la regalavano ai vicini, questa ricetta è stata rubata proprio a nostra nonna che è stata ben felice di condividere con noi i suoi segreti. Provate a realizzarla anche voi e lasciatevi conquistare dal suo sapore genuino e ricco di ricordi.

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