La cucina del Lazio è il mezzo utile per poter ricostruire le abitudini alimentari di secoli passati. Cibi e ricette riescono ad essere ancora oggi il simbolo di una società del passato, della tradizione e delle storie classiche d’Italia e non solo.
E’ ricca di prodotti semplici come il farro, usato per nutrire i soldati, passando poi per il lusso più sfarzoso che ha caratterizzato il Rinascimento. Fino a toccare le influenze della cucina ebraica che ci conducono direttamente verso i giorni nostri. Ancora oggi è rimasto il concetto di una cucina che sia fatta di prodotti semplici e tradizionali, da rivisitare e migliorare con un tocco più moderno e completo.
Prodotti tipici del Lazio
Chi di voi non ha mai avuto modo di assaggiare gli spaghetti alla carbonara, un piatto di gnocchi alla romana, le pennette all’arrabbiata oppure la coda alla vaccinara? Queste sono tre delle massime rappresentazioni di questa regione. I formaggi giocano un ruolo fondamentale per la gastronomia della regione. Troviamo la mozzarella di bufala, il celebre pecorino romano D.o.p., caratterizzato da un sapore saporito e deciso, usato in abbinamento con le fave o per accompagnare i primi piatti. La ricotta romana è tipica soprattutto per la preparazione di dolci, mentre il fior di latte è un latticino fresco morbido. A chiudere il settore formaggi sono il cacio, la caciottina, la provola e la scamorza.
Se ci spostiamo sui salumi del Lazio troviamo la massima esplosione della cucina: citiamo il guanciale, usato per la carbonara e i bucatini all’amatriciana, e le coppiette, che si ottengono con la carne di cavallo. Impossibile non assaggiare la salsiccia di Monte San Biagio e la rinomata porchetta, preparata con maiale di piccole dimensioni.
Tra gli ingredienti popolari che arricchiscono la tradizione gastronomica della zona è bene valorizzare anche il baccalà, i pesci di lago, le olive, senza dimenticare poi la pajata, l’irrinunciabile trippa e l’abbacchio.
La ricchezza dei maritozzi e dei dolci del Lazio
E’ ampia anche l’offerta dei dolci, che giocano un ruolo importante nella cucina romana. Tra tutti spiccano i maritozzi, dolci farciti con pinoli, uva sultanina e una spolverata di arancia. Si presentano come una pagnotta a base di farina, uova, miele, burro e sale da farcire con panna montata. Storicamente si racconta che questo dolce veniva preparato e offerto alle future spose dal “maritozzo”, ovvero dal marito. Al loro interno venivano spesso inseriti doni per la ragazza, dagli anelli a piccoli gioielli simbolo d’amore.
Altri dolci molto amati sono le frappe e le castagnole soprattutto nel periodo di Carnevale, ma anche i bignè di San Giuseppe, il pampepato della Ciociaria, e gli amaretti. Se invece diamo uno sguardo alla frittura troviamo le frittelle di riso e la frutta in pastella.
La vasta scelta di ortaggi nella cucina romana
La tradizione culinaria laziale e romana deve molto anche la varietà dei suoi ortaggi. Si parte dalla cicoria, insalata tipica della regione Lazio, si passa poi alle carote di Viterbo e si arriva al tartufo del Cicolano. Quest’ultimo è estremamente aromatico e usato sia per primi che secondi piatti dal gusto deciso.
Il carciofo è prepotentemente presente nelle sua varianti, al fianco di ceci, broccoletti e dei fagioli. Le lenticchie di Onano sono conosciuti come tipica produzione della zona, ottime da accompagnare con condimenti semplici. Qui non possiamo non chiamare in causa l’olio extravergine d’oliva “Canino” D.o.p. con il suo colore verde acceso e l’olio extravergine d’oliva “Sabina” D.o.p.
Concludiamo con una carrellata dei vini più apprezzati e noti della zona, capitanati da Frascati, Marino e Romagnano, che sono bianchi. Mentre tra i rossi citiamo il Cesanese del Piglio, Falerno, e il Velletri DOC.